Foto di strada, senza posa e cavalletto. L’occhio fotografico non sempre collima con i pensieri. Si distrae e segue schemi geometrici di linee e colori elaborati dall’occhio e confrontati con idee e memorie del corpo. L’estetica di una foto – la sua struttura e le sue ragioni – appare solo dopo averla fatta. Anche se già prima sono consapevole del motivo e dello scopo, è l’azione di fotografare che genera e realizza l’immagine attraverso un movimento del corpo che è in gran parte indipendente dal ragionare, ed è invece molto condizionato dall’assetto del corpo, dal suo stato, dal suo sentirsi all’interno e dalla sua posizione nello spazio e nella luce. Il senso dell’immagine fotografica arriverà dopo, quando rivedrò l’immagine ritagliata dalla sua scena.
Contesto culturale e memoria personale regolano o condizionano prima la scelta di scattare quella foto e dopo sono determinanti nell’interpretazione del soggetto e nella scelta dello scatto. Il “durante”, il clic, è l’attimo della fotografia… è il momento della libertà? Cazzata!